Bugaboo trasforma la sua rete con Cato, migliorando così le prestazioni delle applicazioni cloud e dei datacenter La sfida: ridurre complessità e costi della rete
I produttori globali hanno bisogno di connessioni WAN veloci e sicure tra datacenter, stabilimenti di produzione, uffici di vendita e cloud per assicurare un’esperienza positiva ai clienti e competere con successo con concorrenti in rapida evoluzione. Se alcuni hanno deciso di affidarsi alle reti MPLS globali, che oltre a essere costose – in particolare nella regione Asia Pacifica – sono spesso piuttosto affidabili, altri stanno puntando sempre più alle applicazioni cloud, che non sono adatte per reti legacy basate su MPLS.
Questo è il caso di Bugaboo, nota azienda olandese dedita alla progettazione e produzione di passeggini e di soluzioni su misura per i genitori. Bugaboo disponeva di un datacenter e di una sede centrale ad Amsterdam, di uno stabilimento di produzione a Xiamen in Cina e di uffici e rivenditori in tutta l’UE, nonché in Nord America, Australia e Asia Pacifica.
Quando Rein Droog ha iniziato a ricoprire il ruolo di vicepresidente IT globale per Bugaboo nel 2019, l’azienda era parecchio in difficoltà per via della complessità della WAN e dell’infrastruttura. La rete, sorta in maniera del tutto organica, ha via via iniziato a richiedere l’intervento di esperti di tecnologia interni che le permettessero di operare in modo continuo. All’epoca, l’ERP e altre applicazioni erano in esecuzione nel datacenter di Amsterdam ed erano collegate a sedi globali tramite MPLS o, nel caso delle sedi più piccole, VPN Internet. “Avevamo stipulato con i fornitori locali un numero di contratti compreso tra 10 e 20”, afferma Droog.
“Il costo dell’MPLS è molto più alto in Asia che in Europa. Inoltre, il personale IT era costretto a viaggiare in tutto il mondo per allestire persino degli uffici composti da sì e no 10 persone”.
L’infrastruttura WAN era non solo complessa, ma anche costosa. “Il costo dell’MPLS è molto più alto in Asia che in Europa”, riporta Droog. Inoltre, il personale IT era costretto a viaggiare in tutto il mondo per allestire persino degli uffici composti da sì e no 10 persone, aggiunge.
La sicurezza era altalenante e fortemente distribuita tra le varie sedi. “Fino ad allora, il monitoraggio e la gestione centralizzata erano ai minimi termini, il che rendeva piuttosto complessa la configurazione e l’applicazione dei criteri”, prosegue.
“Nonostante tutti quegli MPLS dai costi esorbitanti, le nostre sedi in Cina continuavano a presentare svariati problemi in termini di prestazioni, latenza e inattività in occasione del collegamento alle applicazioni nel datacenter di Amsterdam. Il sistema di apparecchiature non era affatto economico e, con tutta l’esperienza concentrata in pochi membri del personale IT, ciò non era più sostenibile.”
Di fronte a tali complessità e spese, le prestazioni e la stabilità della WAN erano dei problemi costanti. “Un mese il Giappone era giù, mentre il mese successivo era il turno dell’Australia,” dice Droog. “Nonostante tutti quegli MPLS dai costi esorbitanti, le nostre sedi in Cina continuavano a presentare svariati problemi in termini di prestazioni, latenza e inattività in occasione del collegamento alle applicazioni nel datacenter di Amsterdam. Il sistema di apparecchiature non era affatto economico e, con tutta l’esperienza concentrata in pochi membri del personale IT, ciò non era più sostenibile.”
Bugaboo ha anche provato ad avviare una grande trasformazione digitale, che comprendeva una politica “Cloud Unless” che imponeva di spostare le applicazioni nel cloud ogni volta che ciò si rivelasse sensato sotto il profilo commerciale. Probabilmente, l’MPLS non era la soluzione strategica più adeguata.
Con IPknowledge, Bugaboo dà avvio a una trasformazione totale della rete.
Droog ha iniziato a raccogliere feedback dalle figure dirigenziali, dagli utenti e dall’IT con l’obiettivo di iniziare a sviluppare una strategia di trasformazione digitale. “Sono stati raccolti tutti i tipi di feedback, positivi o negativi che fossero,” riporta Droog. “Dalle riunioni virtuali inefficaci ai problemi di latenza o alle cattive prestazioni delle applicazioni. Tuttavia, alcune cose sembravano funzionare, perciò il mio compito era trovare la causa principale dei problemi che stavamo riscontrando e porvi rimedio.”
Droog ha redatto una roadmap per la trasformazione tecnologica corredata di tre obiettivi principali:
Risanare le fondamenta, che comprendevano hosting e networking, infrastruttura del sito, servizi per utenti e riunioni e sicurezza.
Innalzare il livello delle applicazioni facendo ricorso alla razionalizzazione e alla semplificazione.
Migliorare la capacità di analisi avanzata e reporting dei dati ponendo particolare attenzione alla proprietà, alla qualità e agli strumenti.
“Per prima cosa abbiamo esaminato la rete e l’infrastruttura del sito”, dice Droog.
Per risanare le fondamenta, Droog si è rivolto al partner IT di lunga data IPknowledge, un fornitore olandese di accesso a Internet e connettività e sicurezza cloud-native per imprese come Bugaboo. IPknowledge aveva già lavorato con Bugaboo per migliorare l’infrastruttura WAN preesistente con soluzioni di ottimizzazione WAN. Nel caso in esame, Droog si era rivolto a IPknowledge affinché lo aiutasse a trasformare la rete.
“Ero in cerca di un partner affidabile, non di 20 contratti diversi, e non volevo che il nostro personale dovesse occuparsi del monitoraggio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La soluzione, oltre a essere semplice e sostenibile, doveva essere semplicemente efficace.”
“Abbiamo discusso a lungo su come allestire una rete flessibile che potesse gestire in maniera adeguata gli utenti sparsi in tutte le nostre sedi”, dice Droog. “Ero in cerca di un partner affidabile, non di 20 contratti diversi, e non volevo che il nostro personale dovesse occuparsi del monitoraggio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La soluzione, oltre a essere semplice e sostenibile, doveva essere semplicemente efficace.”
Droog ambiva alla possibilità di aprire e chiudere gli uffici con rapidità e facilità: un requisito, questo, di assoluta importanza per la rapida trasformazione dell’azienda. “Stavamo cambiando a un ritmo sostenuto ed era difficile sapere cosa sarebbe successo nei tre mesi successivi.”
Cato collega tutte le risorse della rete aziendale globale – comprese le sedi, gli utenti mobili e i datacenter fisici e cloud – in un unico servizio di rete globale sicuro e nativo del cloud. Con tutto il traffico WAN e Internet consolidato nel cloud, Cato applica una suite di robusti servizi di sicurezza per proteggere tutto il traffico, inclusi anti-malware, firewall di nuova generazione, filtraggio dei contenuti e IPS.
Per collegare un sito a Cato basta solo installare un semplice apparecchio Cato Socket preconfigurato, che si collega automaticamente al più vicino degli oltre 65 punti di presenza (PoP) di Cato sparsi in tutto il mondo. Presso il PoP locale, Cato fornisce un accesso alla sua rete globale e ai servizi di sicurezza. La dorsale non solo è gestita privatamente per assicurare l’assenza di perdita di pacchetti e un tempo di attività 5 9, ma presenta anche un’ottimizzazione WAN integrata per migliorare notevolmente il throughput. Cato monitora il traffico di rete e seleziona il percorso ottimale per ogni pacchetto attraverso la rete Cato. Gli utenti mobili e che operano da casa utilizzano la stessa rete, potendo così beneficiare delle stesse funzionalità di ottimizzazione e migliorare le prestazioni di accesso remoto.
Droog ha testato diverse soluzioni, tra cui Cato. Bugaboo aveva appena effettuato il passaggio a Office 365 e Cato aveva dimostrato di rappresentare la soluzione migliore per questo servizio, soprattutto in Cina. “Le prestazioni complessive della nostra rete interna sono migliorate anche con Cato e le prestazioni delle nostre applicazioni in Cina con sede ad Amsterdam sono migliorate in modo significativo.”
Complessità della rete a semplicità con Cato e IPknowledge
“Cato è davvero uno strumento plug and play. Era chiaro fin da subito che la flessibilità di Cato rendesse il passaggio meno rischioso rispetto all’alternativa di rimanere con la soluzione preesistente.”
Configurare i test si è rivelato sorprendentemente facile. “Questa è una delle cose che mi ha attratto maggiormente verso la soluzione Cato,” dice Droog. “Cato è davvero uno strumento plug and play. Era chiaro fin da subito che la flessibilità di Cato rendesse il passaggio meno rischioso rispetto all’alternativa di rimanere con la soluzione preesistente.”
Anche l’implementazione di Cato nelle altre sedi, durata complessivamente un mese, è stata rapida e indolore. “Non si è verificato alcun downtime durante la distribuzione,” dichiara Droog. “Ci siamo limitati a inviare il Cato Socket a ciascun ufficio, dopodiché, per collegarlo, è bastato dare le istruzioni previste a chiunque si trovasse dall’altra parte, anche un venditore.” Non è stato necessario mandare in trasferta alcun membro del reparto IT.
Quando il Covid-19 è spuntato fuori, Bugaboo ha mandato tutti a casa e messo a disposizione la soluzione di accesso remoto preesistente; tuttavia, il passaggio a Cato si è verificato gradualmente tra novembre 2020 e gennaio 2021. Una volta concluso il passaggio dell’accesso remoto a Cato, le prestazioni per gli utenti che lavoravano da casa sono migliorate, anche per quelli in Asia e Nord America. “Abbiamo sentito molti utenti da remoto dire: ‘Ehi, ma qui tutto funziona più velocemente!’”, dice Droog.
“Grazie a Cato, le prestazioni con il cloud erano diventate più veloci rispetto alla connessione diretta al cloud”
Infine, anche le applicazioni cloud avevano acquisito velocità con Cato. “Grazie a Cato, le prestazioni con il cloud erano diventate più veloci rispetto alla connessione diretta al cloud”, dice Droog.
Per quanto riguarda la sicurezza e la gestione, benché Bugaboo disponga dei propri strumenti e criteri di monitoraggio della sicurezza, Cato offre il firewall, l’antimalware e le funzionalità IPS nel cloud. Sebbene presenti strumenti propri di gestione e monitoraggio per gestire l’implementazione di Bugaboo Cato, IPknowledge si integra nel sistema di gestione di Cato attraverso l’API di Cato.
“Il portale di gestione di Cato si occupa di molte attività noiose che prima dovevamo gestire noi stessi”, dice Steven de Graaf, direttore generale di IPknowledge. “Con Cato, abbiamo la possibilità di essere proattivi e dedicare tempo ai miglioramenti strutturali anziché configurare e correggere le regole del firewall. Cato ci permette di competere con i grandi operatori e offrire una soluzione migliore, motivo per cui lo abbiamo elevato a nostro principale partner strategico.”
“Il monitoraggio e la manutenzione sono migliorati molto con Cato e IPknowledge,” dice Droog. “E di fronte a tutti quegli intoppi a cadenza mensile con la nostra precedente infrastruttura, Cato ha dato prova di essere stabile, veloce e disponibile.”